Il viaggio infinito

La curiosità, l’interesse, ma anche la contingenza di dover studiare l’universo in casa, porta sempre a conoscere nuove cose e anche nuove scoperte. Come tutti sanno il sapere rende consapevoli di non sapere e per capire è necessario approfondire, scavare, studiare… semplicemente per riuscire a soddisfare un dubbio, appagare una curiosità, riempire un vuoto.

Approfondendo con mio figlio l’origine delle stelle, le nebulose e la loro inaspettata vastità e diversità, l’inizio ma anche la fine di questi corpi celesti… una domanda è sorta spontanea: ma per quanti anni luce si estende una nebulosa?

La risposta è estremamente approssimata, da alcune decine a centinaia o addirittura migliaia di anni luce; comunque un numero enorme di chilometri, pari a circa alcuni milioni di miliardi.

Il passo successivo nello studio delle stelle sono state le galassie. Un argomento vastissimo che inizia con la nostra galassia, la Via Lattea. Questa ha affascinato da sempre l’umanità e non solo, forse già gli australopitechi come Lucy o i nostri cugini più recenti Neanderthal, hanno avuto il privilegio immenso di osservare quest’ammasso di stelle brillanti nel buio più totale. Questo effetto così suggestivo oggi è impossibile da rivivere “dalle nostre parti”, dato l’elevatissimo inquinamento luminoso presente in Occidente e nella nostra Italia. Gli antichi Greci, colpiti anche loro profondamente dalla estrema visibilità di quella parte della sfera celeste, la descrivevano proprio così: “una striscia di latte del seno materno della Dea Era, moglie di Zeus, mentre allattava l’affamato Eracle”.

La Via Lattea è la nostra galassia, ci siamo dentro fino al collo, ma le distanze anche in questo caso sono insormontabili. Si estende forse per 200.000 anni luce, ovvero … 1,9 miliardi di miliardi di chilometri. Sarebbe davvero bello, per la maggior parte dei nostri ragazzi, poter scattare una fotografia della Via Lattea indicando il punto esatto del nostro Sole e postarla su Instagram. Ma la triste verità è che nessuno di noi ci è mai riuscito e forse, anzi sicuramente, mai nessuno ci riuscirà. Per avere un bel colpo d’occhio dovremmo recarci probabilmente sulla galassia a noi più vicina, Andromeda. Anche in questo caso, viaggiando alla velocità della luce, impiegheremmo 2,5 milioni di anni per realizzare questo sogno. Un tempo enorme, nel quale trascorso si è evoluta la nostra specie, dopo la comparsa del primo essere umano Homo habilis, che ha segnato la nascita della così detta umanità.

Per intuire l’immensità dell’Universo riporto un evento per noi sapiens grandioso, per non dire epico. Il 25 agosto del 2012 la sonda Voyager 1, a una distanza di circa 121 UA (unità astronomiche) dal Sole, pari a 18,1 miliardi di chilometri, è entrata ufficialmente nello spazio interstellare, permettendoci di varcare, per la prima volta, la soglia del nostro sistema solare. Sono stati necessari 29 anni di viaggio: infatti il lancio, effettuato da Cape Canaveral in Florida – USA, risale al 5 settembre 1977!

Il 9 novembre del 2020 la stessa sonda si trovava alla distanza di oltre 151 UA (22 miliardi e 590 milioni di chilometri) dal Sole, che sono miseramente 0,00234 anni luce. Siamo davvero lenti e tecnologicamente inadeguati per raggiungere persino Andromeda, la galassia più vicina.

Ritornando al viaggio infinito, la Terra ruota ad una velocità molto elevata 1.668 km/h su se stessa, e contemporaneamente viaggia intorno alla nostra stella a circa 107.210 km/h. Nonostante tutto, anche nei luoghi più sperduti della Terra lontano dal rumore delle città come in cima ad una montagna dello Yellowstone o in mezzo al deserto, non si ha alcuna percezione di viaggiare: sembra, infatti, di essere fermi, senza alcun rumore assordante, anzi un silenzio disarmante… eppure, se dovessimo viaggiare su un’automobile a quella velocità più di una persona rimarrebbe terrorizzata!

Ma il viaggio non finisce qui e prosegue nella nostra grande galassia, la Via Lattea, dove il Sole e la Terra sono nate, e noi con loro. Possiamo affermare con certezza che è da lì che vengono i nostri atomi che ruotano vorticosamente intorno ad un altro asse, quello della Via Lattea. Nell’area centrale della nostra galassia accadono cose folli, buchi neri super massicci che divorano qualsiasi cosa (luce compresa), miliardi di stelle e tante altre entità celesti, concentrati in un’energia esplosiva, un bagliore accecante.

Ma noi per caso e per fortuna siamo un po’ fuori dai giochi e la consolazione più grande è quella di viaggiare anche più veloci di quanto avvenga all’interno di questo vortice immenso. Infatti, trovandoci lontani 26.000 anni luce dal centro più “urbanizzato” della nostra galassia, viaggiamo a circa 720.000 km/h. Una velocità davvero enorme che suggerirebbe a tutti almeno l’uso del casco e una tuta da rugby per evitare infortuni irreversibili in caso di collisioni improvvise.

Ma nonostante ciò sulla Terra, a parte qualche terremoto, sembra tutto tranquillo da almeno 65 milioni di anni1.

Ma la storia sui nostri viaggi si fa sempre più complicata ed è necessario fare un tuffo nel passato remoto con il Big Bang, impropriamente conosciuto come “un’esplosione universale” avvenuta circa 13,8 miliardi di anni fa. Da quel momento in poi lo spazio si espande velocemente e il risultato è che, insieme a tutte le miriadi di galassie (probabilmente infinite) presenti nell’Universo anche la nostra si sta allontanando da tutto o quasi.

Per farla breve, la nostra amata vicina Andromeda, come noi, viaggia ad una velocità ancora non calcolata. Infatti per farlo, sarebbe necessario avere un punto fisso o un’idea anche vaga dell’ubicazione del centro del nostro Universo… ma anche questo, non sembra esistere. La cosa abbastanza probabile è che la Via Lattea dovrebbe raddoppiare la sua massa fra 4 miliardi di anni e finalmente “poco tempo prima” il sogno di andare su Andromeda (se la nostra specie sarà sopravvissuta al harakiri del climate change) potrà divenire realtà. Uno spettacolo da mozzare il fiato, un brivido pervaderà il nostro corpo ogni sera perché potremo osservare ad occhio nudo un incredibile spettacolo: Andromeda, la nostra vicina galassia.

Attualmente, Andromeda e la Via Lattea sono distanti circa 2,5 milioni di anni luce e ciò non dovrebbe giustificare il reciproco avvicinamento. Tuttavia, recenti scoperte hanno ipotizzato la presenza della “materia oscura2” per spiegare tantissime cose, tra le quali, il perché alcune stelle oltre i confini gravitazionali della Via Lattea rimangono legate ad essa. Ciò dimostrerebbe in modo chiaro come in realtà la Milky Way si estenda per quasi 1,9 milioni di anni luce e non 100.000 come ipotizzato fino ad alcuni anni fa’. Per lo stesso motivo, è facile intuire che anche Andromeda abbia una maggiore estensione nello spazio cosmico di quanto fin ad oggi ipotizzato. Per questa ragione le due galassie si stanno avvicinando l’una verso l’altra ad una velocità altrettanto strabiliante di 402.000 km/h. Nonostante tutto, non si potranno incontrare prima di altri quattro miliardi di anni.

Quel “giorno” le due galassie cugine si scontreranno frontalmente e voleranno l’una nell’altra, lasciando dietro di loro scie, come viticci gassosi e spirali stellate.

Durante spazi temporali enormi, come intere ere geologiche, le due “cugine“ continueranno a riunirsi e sfuggirsi nuovamente, rimescolando insieme, ognuna, le proprie stelle e ridisegnando le costellazioni finché alla fine, dopo circa un miliardo di anni, le due galassie si fonderanno in un unico corpo galattico.

Quindi il sistema solare (forse) avrà un nuovo “recapito” cosmico: una gigantesca galassia ellittica “Lattandra”, formata dalla collisione e dalla fusione della Via Lattea con Andromeda.

Senza alcuna coscienza di tutto questo, ognuno di noi va a lavorare, va a scuola, va a fare la spesa, va a dormire e si risveglia, mentre il nostro pianeta Terra ruota vorticosamente su se stesso scandendo il giorno e la notte, viaggia velocissimo intorno al Sole, come un razzo intorno al centro della Milky Way e altrettanto veloce verso una nuova avventura spettacolare e sbalorditiva.

E allora mi chiedo se risiede forse nel nostro “DNA” più profondo, quello “cosmico”, la necessità dell’umanità intera, dal giorno della propria comparsa sulla faccia della Terra, di migrare incessantemente dal luogo di origine – per esplorare fisicamente nuovi luoghi e altri pianeti e uscire dal nostro sistema solare volando letteralmente con un telescopio nel campo ultra profondo di Hubble3, captando quella “luce” che giunge a noi dalla soglia del Big Bang per tentare di scoprire e forse solo immaginare, la ragione della nostra esistenza.

30 novembre 2020, Poggio San Dionisio

di Nicola Palmieri

1Quasi 66 milioni di anni fa un meteorite piomba improvvisamente sulla Terra (provocando il cratere di Chicxulub sepolto sotto la penisola dello Yucatán) distruggendo oltre 76 % delle specie viventi il quel periodo, ed eliminando per sempre i dinosauri dominatori incontrastati del nostro pianeta.

2La materia oscura permette di spiegare come mai il moto di espansione dell’Universo è accelerato, perché le stelle ruotano intorno alle galassie alla stessa velocità angolare dal centro alla periferia e dove si trova il 95% della massa dell’intero Universo. La materia oscura e l’energia oscura non sono visibili ma i calcoli matematici hanno un disperato bisogno della loro esistenza. Una sorta di collante che tiene unito l’Universo.

3Sono le incredibili fotografie scattate dal telescopio orbitante Hubble nello spazio profondo ed ultra profondo, che ha intercettato la luce emessa da alcune galassie oltre 10 miliardi di anni fa – prima ancora che il nostro Sole prendesse forma – prima ancora che ci fosse una vaga idea di questo incredibile futuro.

3 Risposte

  1. AntonioWinna
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    Certainly. It was and with me.

  2. atolllWinna
    | Rispondi

    Books by Alfonso Sastre. People fall in love with people all the time. Trivia About Il viaggio infini…

    • Nicola Palmieri
      | Rispondi

      Thanks

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